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Manifestazione per commemorare l'eroica rivolta del Politecnico di Atene nel 1973


Migliaia di persone e giovani hanno realizzato lunedì 17 novembre una delle maggiori marce degli ultimi anni verso l'ambasciata degli USA ad Atene. Questo è stato il punto culminante di tre giorni di eventi per onorare e commemorare il 41° Anniversario della rivolta eroica della Scuola Politecnica nel 1973. Manifestazioni simili si sono realizzate per iniziativa del KKE, della KNE, del PAME e delle altre organizzazioni militanti dell'Alleanza Sociale, in tutte le grandi città del paese.

Quest'anno, così come negli anni passati, gli eventi commemorativi si sono combinati con i gravi problemi di classe e della lotta politica. Sono stati una opportunità per denunciare i piani imperialisti, l'ondata di persecuzione di operai sindacalisti e l'intento di intimidazione degli studenti nelle università. I contigenti del KKE e della KNE così come del PAME, del Fronte Militante degli Studenti, della Federazione delle Donne di Grecia, ecc, sono stati alquanto massicci. Ancora una volta, il contigente delle giovani reclute, che hanno partecipato alla marcia con le loro uniformi, ha destato grande impressione.

La rivolta del popolo e degli studenti nel novembre del 1973 fu un momento culminante della lotta contro la dittatura, con il contributo principale della KNE e del KKE.
La rivolta diede un forte colpo agli atteggiamenti fatalisti e ruppe la cosiddetta "liberalizzazione" della Giunta militare, lasciando completamente esposte le forze dell'eurocomunismo, le uniche che accolsero le manovre della Giunta.

Il KKE nel suo comunicato ha sottolineato che "è orgoglioso dei suoi membri e dirigenti, dei membri della KNE, degli amici e dei simpatizzanti, dei membri dell'antidittatoriale EFEE (Associazione nazionale studentesca ellenica), che presero parte alla lotta contro la dittatura, che si mantennero fermi nelle celle di sicurezza della polizia, che non cedettero alle torture, agli incarceramenti, all'esilio, ai tribunali militari, in qualsiasi luogo di sacrificio.

Il KKE chiama i giovani, i lavoratori a rendere onore ai morti della rivolta della Scuola Politecnica nel 1973 e alle migliaia di persone che hanno lottato contro la dittatura. A rafforzare la loro lotta per i diritti, per la loro giusta causa e per la liberazione della classe operaia, del popolo e del paese dalle catene dei monopoli, dell'UE e della NATO. Questo è il cammino per imporre oggi misure che allevino le famiglie popolari gravate dal peso della crisi, per impedire le nuove misure promosse dal capitale e dai memorandum permanenti dell'UE".

Dimitris Koutsoumpas, il SG del CC del KKE, nel suo commento ai mezzi di comunicazione nella marcia in onore della rivolta del Politecnico ha sottolineato:

"L'anniversario di oggi della rivolta del Politecnico ci chiama a una maggiore preparazione, vigilanza, mobilitazione e lotta nelle condizioni difficili della crisi economica capitalista che sperimentiamo, così come di fronte agli avvenimenti imminenti nella nostra regione, in tutta l'Europa in generale, nei Balcani, nell'Est Mediterraneo, nel Medio Oriente. Il popolo non può sperare nulla dai governi, dalla classe che è al potere. La sovranità popolare, i diritti sovrani del nostro paese non possono esser garantiti attraverso la partecipazione in organismi aggressivi, in alleanze come la UE o la NATO. 41 anni dopo, il messaggio continua ad essere lo stesso: unità, alleanza popolare, lotta operaia e popolare contro la classe che è al potere, contro la NATO, la UE e i suoi piani militari antipopolari nella regione".

Le grandi mobilitazioni del 17 novembre sono state un momento di lotta importante dopo la grande manifestazione del PAME del 1° novembre: gettano le basi per il successo del grande sciopero generale che avrà luogo il 27 novembre.