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Comunicato dell'Ufficio stampa sull'accelerazione del processo di elezione del Presidente della Repubblica

Gli sviluppi rendono l'immediato intervento del popoli assolutamente necessario. Non ci devono essere ritardi nelle mobilitazioni popolari, in nome dell'attesa dei negoziati, dei voti in Parlamento e delle possibili elezioni.

L'accelerazione del processo di elezione del nuovo Presidente della Repubblica fa parte dei piani di escalation dell'offensiva contro il popolo, con il varo di nuove barbare misure, indipendentemente da qualsiasi estensione del memorandum e dalla transizione verso un nuova fase di supervisione.

Il KKE ha affermato chiaramente e da tempo che non voterà il Presidente della Repubblica, indipendentemente dalla persona che sarà proposta, perché il ruolo costituzionale di questa specifica carica consiste nella ratifica delle leggi antipopolari votate dal parlamento e dal governo.

In questo quadro, il governo di coalizione ND-PASOK pretende di conquistare un consenso più ampio per l'attuazione delle nuove politiche antipopolari, mentre SYRIZA vuole intraprendere la gestione e la negoziazione con i finanziatori, che in ogni caso si svolgerà a spese del popolo. Comunque sia, i piani del governo per trovare i 180 deputati e di SYRIZA per trovarne 121, anche in alleanza con i parlamentari "pro-memorandum" hanno come obiettivo di trasformare il popolo in spettatore passivo degli avvenimenti, alla ricerca di un presunto "migliore" negoziatore nel quadro antipopolare.

Ciò di cui ha immediatamente bisogno il popolo è un movimento popolare forte, un'alleanza popolare forte. Gli sviluppi antipopolari non si possono impedire con i governi che riconoscono il debito, che accettano le catene permanenti dell'UE e sostengono la ripresa del capitale, che si fonda sulla rovina dei diritti popolari e richiede l'eliminazione dei diritti residui, a beneficio dei grandi interessi imprenditoriali.

E' necessario che il KKE sia forte, anche nelle prossime elezioni, perché è l'unico vero avversario dei monopoli e dell'Unione europea dei memorandum permanenti.

Perché si opporrà ai governi dell'una o l'altra forma di gestione borghese, che non garantiscono affatto il recupero delle ingenti perdite del popolo, ma difendono lo stesso percorso che ci sta portando ad ancora maggiori pericoli.

Perché il KKE è l'unica forza che, senza ritiri e ritrattazioni, sarà in prima linea nella lotta del popolo, per l'abolizione delle nuove misure, per reclamare l'abrogazione di tutte le leggi attuative, per il recupero delle perdite. Per aprire il cammino verso l'unica via d'uscita favorevole al popolo che consiste nel liberare il popolo e il paese dalle catene dell'Unione europea e del debito, dalle catene dei monopoli, affinché il popolo stesso abbia il potere nelle sue mani.

Ufficio stampa del CC del KKE